La Dugesia, appartenente all’affascinante classe dei Turbellaria, è un piccolo verme piatto che vive principalmente in ambienti acquatici dolci.
Questi animali sono veri maestri della sopravvivenza e la loro capacità di rigenerarsi è davvero sorprendente: basta tagliare una Dugesia a metà e otterrai due vermi interi! Questo processo incredibile è possibile grazie alle cellule staminali pluripotenti che si trovano lungo il corpo dell’animale.
Aspetto e Habitat:
La Dugesia, visibile ad occhio nudo, presenta un corpo ovale appiattito dorsal-ventralmente, con una lunghezza che varia da pochi millimetri a qualche centimetro, a seconda della specie. Il colore di fondo è generalmente bruno scuro o grigiastro, ma alcuni individui possono presentare pigmentazioni giallastre o rossastre.
La Dugesia si trova comunemente in ambienti d’acqua dolce come stagni, ruscelli e laghi. Preferisce acque calme con fondali fangosi o sabbiosi ricchi di vegetazione acquatica. Queste piante forniscono riparo dai predatori e un terreno ideale per cacciare le loro prede.
Alimentazione e Comportamento:
La Dugesia è un predatore carnivoro e si nutre principalmente di piccoli organismi come rotiferi, protozoi e larve di insetti che trova sul fondo dell’acqua. Utilizza un organo sensoriale chiamato “statocisti” per orientare il suo movimento verso le prede. Le statocisti, situate alla base del corpo, contengono granuli di calcio che si spostano in risposta alla gravità, permettendo alla Dugesia di capire se si trova sul fondo o meno.
La preda viene catturata tramite un’azione rapida e coordinata, grazie ai muscoli contrattili lungo il suo corpo. Una volta immobilizzata la preda, la Dugesia inizia a succhiarla con l’aiuto della sua faringe estensibile. Questa struttura, situata sulla parte ventrale del corpo, può prolungarsi al di fuori della bocca per inglobare la preda.
Riproduzione e Ciclo Vita:
La Dugesia è un animale ermafrodita, il che significa che ogni individuo possiede sia organi riproduttivi maschili che femminili. Tuttavia, non sono in grado di autofecondarsi, e quindi hanno bisogno di accoppiarsi con un altro individuo per potersi riprodurre.
L’accoppiamento avviene tramite l’interazione reciproca delle strutture riproduttive esterne, seguita dalla deposizione di uova fecondate all’interno di una coccia gelatinosa, che viene poi fissata a una superficie stabile come una pietra o un ramo sommerso.
Le uova si schiudono dopo alcune settimane e liberano piccoli individui simili agli adulti in miniatura, pronti per iniziare la loro vita indipendente.
La Riparazione:
Oltre alla capacità di rigenerarsi da parti tagliate, la Dugesia dimostra anche una straordinaria resistenza ai danni tissutali.
Se vengono danneggiati o persi parti del corpo come le ciglia, l’occhio (o i due occhi, presenti uno per lato della testa), o persino porzioni significative del corpo, la Dugesia è in grado di rigenerarle completamente nel giro di pochi giorni.
Questo processo di riparazione avviene grazie a una complessa serie di eventi molecolari che coinvolgono la proliferazione e differenziazione delle cellule staminali pluripotenti.
Curiosità sulla Dugesia:
- Sensibilità alla Luce: La Dugesia è sensibile alla luce, ma non possiede occhi propriamente detti. Le sue strutture fotosensibili sono localizzate lungo il corpo e permettono all’animale di rilevare la direzione della fonte luminosa per evitare di essere esposta direttamente alla luce solare.
- Movimento: Il movimento della Dugesia è caratterizzato da onde ondulatorie che si propagano lungo il suo corpo, consentendole di strisciare sul fondo dell’acqua o tra le piante acquatiche.
Caratteristica | Descrizione |
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Dimensione | Da pochi millimetri a qualche centimetro |
Forma | Ovale appiattita dorsal-ventralmente |
Colore | Bruno scuro, grigiastro, giallo o rosso |
Habitat | Acqua dolce calma: stagni, ruscelli, laghi |
Conclusione:
La Dugesia è un piccolo verme piatto con una storia evolutiva affascinante.
Le sue capacità di rigenerazione e riparazione sono un esempio straordinario di adattabilità e resilienza nel mondo animale. Studiando questo piccolo verme possiamo imparare molto sulla biologia della cellula, sulla plasticità genetica e sui meccanismi che governano la crescita e lo sviluppo degli organismi viventi.